Games Without Borders è stato l’innocente sopravvissuto della nostra infanzia

Dopo la partita che abbiamo fatto sul campo, scavando terra, arrampicandoci su lettere, giocando a spugna e fumando pentola, il programma prevedeva un bagno per togliere il velo nero di polvere sopra di noi, patatine fritte nel piatto e “Giochi senza limiti” sull’ERT. Era l’innocente sopravvissuto della nostra infanzia: correva per divertimento, non fingeva di sopravvivere.

Quelli di noi che sono nati negli anni ’90 ci hanno incontrato lì Kostas Gontzos, l’uomo che ha realizzato con molto divertimento e umorismo un gioco che ha unito meravigliosamente i diversi paesi d’Europa. Ieri abbiamo espresso il nostro profondo rammarico È morto il produttore radiofonico e conduttore Inciso nei nostri ricordi come voce e presenza centrale per questo grande progetto televisivo, dal 1995 al 1999.

Recentemente stavo guardando un episodio di una replica su ERT, non solo per nostalgia ma anche come punto di riferimento per confrontare molti programmi simili che abbiamo avuto l’opportunità di guardare sulla televisione privata e pubblica per due decenni.

Il modo in cui i giocatori combinavano fisicità e umorismo, i presentatori si sfidavano in un’atmosfera di presunta competizione tra città e paesi, le riprese di ogni luogo che ospitava la partita, le finte prove, l’intera scena sembrava incredibilmente moderna, una produzione che avrebbe potuto facilmente avere uno spazio anche oggi (a patto che a noi telespettatori venga finalmente data una base di dignità e non di cannibalismo).

Due anni fa, su Internet si sparse la voce, principalmente, che “Giochi senza limiti” Tornerà in televisione, notizia che purtroppo non è stata confermata per tutti i fan dello show.

Dopotutto, come può un’Europa colpita dalla crisi economica rallentare un po’ e godersi il gioco puro, genuino, nella sua essenza ed essenza, come può ridiventare bambina quando sembra essere cresciuta prematuramente?

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Quindi fai attenzione!

Qualche parola su “Giochi senza limiti”

Giochi Senza Frontiere (Jeux Sans Frontières – JSF) era un programma televisivo della European Broadcasting Union (EBU), iniziato nel 1965 come versione internazionale del programma francese Intervilles. L’idea era del generale Charles de Gaulle e mirava a unire i giovani dell’Europa del dopoguerra, attraverso giochi innovativi in ​​cui gareggiavano comuni e comunità di diversi paesi.

Tra il 1965 e il 1999, 20 paesi hanno partecipato a un totale di 30 eventi del Forum.

I presentatori greci ai Giochi Senza Frontiere sono stati i seguenti:

1993 Daphne Pokota in Galles, Portogallo, Svizzera e Repubblica Ceca. Fira Strataco in Italia e Ungheria. Angela Jericho e George Tsidimis in Grecia.

1994 Daphne Bokota (in Grecia con Philippos Soufianos).

1995 Daphne Bokota in Italia, Portogallo, Malta, Grecia e in finale in Ungheria. Philippos Sofianos nella Repubblica Ceca, Ungheria e Grecia.

1996 Daphne Pokota dallo spettacolo uno al cinque. Kostas Gontzos dal sesto al nono e insieme in finale.

1997 Daphne Pokota e Kostas Gontzos.

1998 e 1999 Kostas Gontzos.

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