Un raid turco uccide membri dei “Lavoratori” nel Kurdistan iracheno

Venerdì un drone turco ha attaccato un veicolo che trasportava membri del Partito dei lavoratori del Kurdistan nel Kurdistan iracheno.

Le informazioni riportano che l’attacco ha provocato l’uccisione di 3 persone, che erano a bordo del veicolo e si stavano dirigendo verso la città di Sayed Sadiq, nel governatorato di Sulaymaniyah.

Il Servizio antiterrorismo nella regione del Kurdistan ha dichiarato: “Un drone turco ha bombardato un veicolo appartenente ai militanti del PKK a Sulaymaniyah”.

L’agenzia ha confermato, in un comunicato stampa, che l’attacco ha portato “all’uccisione di un leader del Partito dei Lavoratori, del suo autista e di un combattente che lo accompagnava all’interno dell’auto”.

Le stazioni curde trasmettono scene filmate da residenti della città, che mostrano fiamme che emergono da un pneumatico sulla strada nella città di Sayed Sadiq.

Scene trasmesse dal canale curdo “Rudaw” del luogo dell’attentato turco

Sull’identità dei conducenti della ruota circolavano informazioni contrastanti, anche se l’emittente curda “Ruado” aveva affermato che si trattava di giornalisti del canale “Stirk”.

L’attacco è avvenuto poche ore dopo che la Turchia aveva annunciato di non aver concordato con l’Iraq di porre fine alla sua presenza militare nel paese e aveva sottolineato “la continuazione della sua guerra contro il terrorismo all’estero”.

Le forze turche continuano ad attuare l’operazione militare “Claw – Lock” nel nord dell’Iraq dall’aprile 2022. I movimenti militari turchi, nel quadro dell’operazione, hanno assistito a un’escalation dallo scorso giugno, soprattutto a Dohuk, poiché le forze turche Le forze partecipanti all’operazione hanno allestito punti di sicurezza in diverse aree per perseguire i membri del PKK, oltre a bombardare alcune città.

La Turchia afferma che sta attualmente lavorando per completare l’operazione “Claw-Lock” quest’estate, in coordinamento con il governo iracheno e l’amministrazione della regione del Kurdistan iracheno, e sta anche continuando il “lavoro tecnico” per creare un centro per operazioni congiunte con l’Iraq contro il “Partito dei Lavoratori del Kurdistan”.

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